Omelia XVII Domenica del Tempo Ordinario – ANNO C, don Pietro Margini

Omelia XVII Domenica del Tempo Ordinario. Accompagnati  dalle parole di don Pietro Margini (1917-1990), per vivere con frutto questo tempo prezioso.

Gn 18,20-21. 23-32; Col 2,12-14; Lc 11, 1-13

 

Oggi è un giorno di vera gioia, bisogna sentire questa gioia in profondità. Alla gioia di essere insieme si aggiunge la gioia di celebrare la «grazia di Dio», come si chiama come questa casa, perché l’abbiamo voluta chiamare e intitolare alla Madonna.

Perché la chiameremo la “Beata Vergine della Comunità”? In questa casa abbiamo trovato un’immagine e sotto vi è scritto: “Mi hanno posto come custode”; è una frase della Scrittura (Ct 1,6).

La Madonna custodisce le anime, la Madonna è l’Ausiliatrice, la Madonna è mirabile nei suoi doni, la Madonna è posta così, in adorazione davanti al Bambino. Lei ci insegna la via per Gesù, la strada per Gesù, lei ci insegna ad essere nel vero spirito della Chiesa che è spirito di unione e spirito di fiducia: di fiducia perché la Chiesa sa di essere guidata dallo Spirito Santo, sa che ha dei doni meravigliosi e che il Signore non manca mai ai suoi.

Bene, noi vogliamo farci insegnare dalla Madonna l’Eucarestia, l’Eucarestia mirabile mistero di amore e di grazia; noi ci vogliamo fare insegnare da lei il nostro comportamento: per quelli che partono, perché custodiscano le grazie che hanno avuto, grazie d’intelligenza e di fraternità; e per coloro che sono venuti, perché questo periodo insieme sia un periodo meravigliosamente sereno e costruttivo, perché s’impari l’amicizia, perché si svolga un itinerario fatto di buona volontà e di semplicità.

Vorrei che capissimo l’importanza di questa cosa.

Il testo del Vangelo ci ricorda la meravigliosa potenza della preghiera, ci dice che la preghiera è fatta proprio per avere lo Spirito Santo: “Egli darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono”.

Cosa vuol dire avere lo Spirito Santo? Lo Spirito Santo si effonde in noi, lo Spirito Santo si comunica a noi: resta la nostra docilità e la nostra umiltà, resta la nostra perseveranza e il nostro sforzo, resta il corrispondere al bussare di Dio alla nostra anima.

Perché dobbiamo vincere col suo aiuto delle resistenze, dobbiamo buttare via dell’egoismo, dobbiamo temprarci al servizio di Dio e capire che la vera gioia è in lui. Vorrei dire di più: che la sola gioia è in lui!

Quando un’anima non riesce a superare il suo egoismo non sarà mai contenta. Il segreto della gioia per ogni singola anima e per i gruppi sta qui: nel sapere essere come il Signore ci ha insegnato, nell’essere fedeli sempre a questo suo indirizzo.

Ecco la sicurezza: questo è un luogo di preghiera e un luogo di preghiera sotto la guida e la protezione della Madonna.

La Liturgia di oggi quindi dà il ricordo a quelli che partono, ricordo di preghiera, bisogno di preghiera, sicurezza di preghiera; a coloro che sono venute dice che un campeggio riceve nella preghiera il suo cuore, che nella preghiera ha la sua musica e la sua armonia, che nella preghiera si risolve tutto con serenità e con fede.

Io spero che la Madonna che ci ha chiamati qui, in una sua casa, voglia proprio sigillare con la sua intercessione i nostri propositi, i propositi di ognuno.

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