Docilità dell’anima – Omelia don Pietro Margini

Omelia Beata Maria Vergine di Lourdes

È giusto che stasera rimeditiamo il messaggio di Lourdes. Che cosa ha detto la Madonna a Bernadette Soubirous nel febbraio e nel marzo 1858? La Madonna ha precorso i tempi nostri, questi tempi difficili e, come una madre, ha indicato dei rimedi e ha espresso delle predilezioni.

Due rimedi: il rimedio della preghiera. La Madonna a Lourdes ha chiesto di pregare insistentemente. Ha detto a Bernadette: “Va a dire ai sacerdoti, che in questo luogo voglio sia edificata una chiesa, perché si preghi”, perché la chiesa è fatta per la preghiera e il Signore ce l’ha raccomandata come la forza grande, che noi abbiamo. L’insistenza di Gesù per la preghiera è stata veramente continua: “Pregate, vi dico, pregate. Finora non avete pregato”. “Bussate e vi sarà aperto” (Lc 11, 9). La preghiera è esperienza di Dio, è unione a Dio. Chi prega, si riempie della grazia del Signore e la porta agli altri. La carenza della preghiera è la grande carenza del mondo.

Poi la Madonna ha chiesto la penitenza. Ha chiesto a Bernadette, ha detto che non l’avrebbe fatta felice in questo mondo. La sua vocazione, così eccezionale, era ancora una vocazione di sacrificio, di terribile sacrificio: “Ti farò contenta, ma non in questo mondo”. Ha chiesto la penitenza per la salvezza dei peccatori, perché tutti i cristiani si sentano impegnati in una linea di salvezza, essi che sono chiamati a far parte della storia della salvezza, alla stessa guisa di Gesù. Gesù ha salvato il mondo con la sua sofferenza, con tutta una vita di sofferenza, con la sua croce. Il mondo non è stato salvato che così. Ogni gesto di Gesù era infinitamente gradito al Padre celeste, ogni preghiera di Gesù aveva un valore infinito, ma è precisa volontà di Dio che il peccato si riscatti solo col dolore e la sofferenza. Gesù ha accettato la volontà del Padre e tutti noi dobbiamo accettarla, offrendo le nostre sofferenze e i nostri dolori, unendoli a quelli di Gesù, rendendo sante le tribolazioni della nostra vita.

Impariamo dalla Madonna, perché come lei ha innalzato a Dio l’inno di ringraziamento, possiamo anche noi innalzarlo con lei, sentendoci ben partecipi delle grandi cose che ha fatto il Signore e che vuole realizzare in pienezza in noi, attraverso noi, se gli offriamo la docilità della nostra anima.

Poi dicevo, la Madonna ha manifestato due predilezioni: la predilezione per i poveri e la predilezione per i malati. Il messaggio della Madonna è stato affidato a una povera per tutti i poveri di spirito, per tutti coloro che in questo mondo non hanno la consolazione ma la cercano in Dio, nella sua grazia e nel suo amore, nella sua promessa.

Ha manifestato la sua predilezione per i malati, dal 1858 è stata un’affluenza ininterrotta. Sono tantissimi milioni di malati, che sono andati e nessuno è ritornato senza grazia, una grazia di spirito e di fortezza, una grazia di unione alla volontà di Dio, una grazia di serenità; numerose anche le grazie nell’ordine fisico ma poche in confronto, perché non è il miracolo in questo senso, che è un’eccezione, un’eccezione a un piano di Dio, che vuole piuttosto che noi sappiamo santificare la sofferenza, più che esonerarci dalla sofferenza. La Madonna ha fatto scaturire una fonte e ha detto a Bernadette: “Dì che vengano, dì che attingano a questa fonte”, l’acqua di Lourdes. Ecco, è proprio in questo senso, ci ricorda la purificazione necessaria, ci ricorda la provvidenza amorevole di Dio.

Raccogliamoci allora in questa Liturgia e, cercando di imitare la devozione, l’ubbidienza, l’umiltà di Bernadette Soubirous, anche noi avviciniamoci alla Madonna per crescere nella sua devozione, per crescere nella sua imitazione, per essere ubbidienti a quanto lei ci ha detto, per imparare a pregare, per imparare a santificare le nostre sofferenze, per imparare ad essere aperti e generosi con tutti, soprattutto con i poveri e gli ammalati. Impariamo dalla Madonna, perché come lei ha innalzato a Dio l’inno di ringraziamento, possiamo anche noi innalzarlo con lei, sentendoci ben partecipi delle grandi cose che ha fatto il Signore e che vuole realizzare in pienezza in noi, attraverso noi, se gli offriamo la docilità della nostra anima.

I NOSTRI AMICI DEL CIELO E IL LEGAME CON LA VERGINE DI LOURDES

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