25 febbraio 2025, San Martino in Rio – Omelia 50° compleanno
Le letture di oggi mi sembrano proprio adatte a me. Quasi una carezza di Dio, un po’ inaspettata per via della mia poca fede.
Dalla prima lettura, al salmo, al Vangelo… tutto è un invito a rimanere fedeli, a perseverare, a non smarrirsi nel tempo della prova.
In questo giorno – che si presta anche a qualche bilancio – non vi nascondo che sono in difficoltà. Pensando ai vari passaggi della mia vita, posso dire che tutti mi sono costati un po’ di fatica e hanno chiesto una buona dose di affidamento; anche perché, di fronte a certe scelte o difficoltà, poco possiamo fare noi uomini.
Il Signore Dio ha sempre custodito con la sua provvidenza la mia vita con alcune costanti e alcuni segni. In particolare, la famiglia e la comunità sono stati i luoghi che mi hanno portato a imparare qualcosa sul dono di sé.
La comunità: prima quella del gruppo di amici, poi la comunità sacerdotale e il Movimento Familiaris Consortio.
Già qualche anno fa, feci questo pensiero: “scelgo la comunità perché io ne ho bisogno e, se ne ho bisogno, non posso pretendere nulla dagli altri, ma solo essere grato per quello che ricevo da loro”.
Alla famiglia sono riconoscente per aver imparato l’amore per la bellezza, anche quella che si manifesta nel segreto della vita preziosa di chi nel piano della Salvezza di Dio per tutti ha un ruolo speciale e centrale, pur non essendo importante agli occhi del mondo.
Di nuovo la prima lettura:
“Voi che temete il Signore, amatelo,
e i vostri cuori saranno ricolmi di luce.
Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?
Perché il Signore è clemente e misericordioso,
perdona i peccati e salva al momento della tribolazione,
e protegge coloro che lo ricercano sinceramente”.
Dicevo, è difficile per me fare bilanci. Forse è più facile per chi mi sta vicino: gli amici della comunità, don Francesco e don Luigi, voi …con cui oggi condividiamo il cammino di ogni giorno.
Quello che posso fare io, è dire grazie. Negli ultimi anni mi è chiaro (anche se non sempre riesco a manifestarlo) come la vita di tutti sia preziosa. È una trama del piano di salvezza di Dio per ciascuno di noi: il Signore ci salva attraverso la vita gli uni degli altri, attraverso il dono della vita degli altri.
Nel Vangelo i discepoli discutono su chi sia il più grande e Gesù mette al centro un bambino: è un po’ la mia storia. Sempre, nel mio ministero ho avuto a che fare con i piccoli e con i più giovani; e tanto ho imparato da loro: a pregare, ad avere fiducia nel Signore, a vedere che c’è sempre un’altra possibilità o un altro modo di vedere le cose.
Credo che l’essere adulti implichi questa scelta, quella di non vivere per sé, ma per qualcun altro, per chi viene dopo di noi; questo io credo sia la maturità di una comunità cristiana. Ed è per questo che è bello essere adulti.
Di nuovo grazie per il dono dei piccoli secondo il Vangelo: non importa l’età anagrafica, ma il ruolo che hanno nella costruzione del regno di Dio.
Io credo che il Signore desideri per noi una vita bella, anche se non ci nasconde che ci saranno (e ci sono stati) momenti difficili e ci dice di perseverare.
“Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
resta saldo nella giustizia e nel timore,
preparati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante,
tendi l’orecchio e accogli parole sagge,
non ti smarrire nel tempo della prova” (Sir 2, 1-2).
Oggi voglio ringraziare in particolare Maria Ausiliatrice a cui è legato da sempre il dono della mia vita: con la sua protezione mi ha aiutato e difeso, e sempre si è fatta sentire anche nelle esigenze più concrete del mio ministero.
Maria ci porta sempre a Gesù,
“Stai unito a lui senza separartene” (Sir 2, 3), dice la prima lettura.
Affido a Maria con riconoscenza tutte le persone che a loro modo mi hanno fatto del bene,e che sono parte della trama della mia vita. Da quelle che sono qui a quelle che dal cielo ci son ancora più vicine.
“Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore” (Sal 36, 4).
Grazie.
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