Omelia Solennità Corpus Domini, don Benedetto Usai

Omelia Solennità Corpus Domini, 23-06-2019

Nella vita abbiamo continuamente bisogno di nutrirci, e non solo di alimenti, ma anche di progetti e affetti, di desideri e speranze. Abbiamo fame di essere amati. Ma i complimenti più graditi, i regali più belli e le tecnologie più avanzate non bastano, non ci saziano mai del tutto. L’Eucaristia è un alimento semplice, come il pane, ma è l’unico che sazia, perché non c’è amore più grande. (Papa Francesco, omelia Corpus Domini, 3-06-2018).

È legittimo cercare conferme, avere riscontri positivi, alle scelte che facciamo? Si, nella misura in cui queste, non diventano il motivo del nostro esserci. Io non vivo per avere sempre chi mi esalta in tutto, vivo per riconoscere chi mi guarda con amore semplice, e trovare in questo una casa fatta sempre a mia misura. Chi ci guarda così? Cioè, chi ci accoglie, ci capisce, ci abbraccia, ci sa leggere in verità ogni volta che decidiamo di entrare in questo luogo di compassione? La folla del Vangelo, così come tutte le persone che si accalcavano per incontrare Gesù e ascoltare le sue parole, ripartivano nuove nello spirito e nel corpo. Avevano bisogno di altro per vivere a pieno? No, avevano trovato tutto quello di cui avevano più bisogno, uno sguardo come nessuno aveva mai loro offerto, e che aveva il potere di riconsegnare loro a se stessi senza divisioni. La grandezza di Gesù sta’ nell’ essere con noi sempre, l’Eucarestia è quel cibo e quello sguardo, la nostra povera umanità non cerca altro.

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