Capirsi fino in fondo al cuore, capirsi in tutto – Omelia don Pietro Margini

Omelia Santa famiglia di Gesù Maria Giuseppe

Capirsi fino in fondo al cuore, capirsi in tutto

Sir 3,2-6. 12-14; Col 3, 12-21; Mt 2, 13-15. 19-23.

La festa della Santa Famiglia è nuovo motivo per gioire e confidare. La Chiesa ci presenta la Santa Famiglia come la speranza di ogni famiglia. La speranza, la sicurezza di avere Dio con sé, di avere in Dio la garanzia di tutti i beni. Inoltre la Santa Famiglia si presenta come un modello per fare il bene, per fare la volontà di Dio.

Questa gioia che caratterizza tale festa è la gioia che gli sposi hanno scelto. Hanno voluto porre la loro vita, tutta la loro vita, sotto questa protezione e sotto questa speranza. Noi ci uniamo alla loro gioia e alla loro speranza, alla loro attesa e desideriamo per loro quel bene grande che si attua nella famiglia veramente cristiana. Desideriamo per loro che possano veramente avere sempre davanti questo esempio ed essere spronati giorno per giorno a fare il loro dovere, ad adempiere la loro missione, a realizzare il loro ideale sicuri di un aiuto, certi di avere vicino chi nei momenti particolarmente più duri e difficili può loro dare aiuto e sostegno. Sì, è questo che noi vi auguriamo.

Vi auguriamo di potere realizzare con pienezza la vita cristiana. La vita si presenta ogni giorno col suo peso, ogni giorno con la sua gioia, ogni giorno con quanto prende tutto l’essere, l’amore.

Noi vi auguriamo un grande amore nella vostra vita. L’amore che c’era tra la Madonna e Giuseppe. Vi auguriamo un amore fervido, un amore vivo, un amore perseverante, un amore che supera tutte le difficoltà, un amore fondato sulla preghiera, sulla comprensione vicendevole, sul capire quelle che potranno essere le difettosità. Capitevi! Tra due sposi è molto necessario capirsi. Capirsi fino in fondo al cuore, capirsi in tutto, capirsi e aiutarsi.

L’aiuto nella famiglia cristiana viene dall’Eucarestia, viene dalla preghiera, viene attraverso l’altro coniuge per cui uno si sente confortato, si sente sostenuto, si sente benedetto; benedetto perché nell’altro coniuge vede la vocazione di Dio, la chiamata di Dio, l’intervento di Dio.

L’aiuto nella famiglia cristiana viene dall’Eucarestia, viene dalla preghiera, viene attraverso l’altro coniuge per cui uno si sente confortato, si sente sostenuto, si sente benedetto; benedetto perché nell’altro coniuge vede la vocazione di Dio, la chiamata di Dio, l’intervento di Dio.

Quest’oggi voi celebrate un sacramento. Siete i ministri di questo sacramento, assumete quindi per il vostro amore un carattere veramente grande e sacro. Vivete questo carattere, vivete questa prospettiva giorno per giorno, serenamente, fortemente umilmente. Vivete così con un senso profondo di speranza. Il cristiano è ricco di speranza, pulsa nella speranza, si rallegra nella speranza, si fortifica nella speranza.

Abbiate la speranza dell’aiuto di Dio. Abbiate la certezza che il Signore vi è vicino e nell’altro troviate sempre il conforto di una stessa idealità, di un forte amore che brucia tutto, che brucia le difficoltà, che brucia le ore di pesantezza e di monotonia. Noi perciò vi siamo vicini con la preghiera perché vi arrivi tanta fortezza, tanta serenità, tanta grazia di aiuto ogni giorno del vostro vivere insieme.

Possiate trovare così giorno per giorno il sostegno e la vera pace del cuore. In un momento in cui la famiglia è tanto in crisi − e tutti lo notano − voi affermate che la famiglia è venuta da Dio, che la famiglia è voluta da Dio, che la famiglia è santa, è santa per la sua idealità, è santa per la sua missione, è santa perché esprime la grandezza dell’uomo che sa amare e sa essere amato. Affermate la vostra fede, la vostra generosità. Invochiamo dal Signore tutta questa abbondanza di grazia e di amore.

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