Mettere le preoccupazioni al sicuro – Omelia don Pietro Margini

Omelia XIV Domenica del Tempo Ordinario

Mettere le preoccupazioni al sicuro

Zc 9, 9-10; Rm 8, 9, 11-13; Mt 11, 25-30.

 

È una preghiera di Gesù, è una preghiera che ha detto forte, perché noi potessimo entrare nel suo Spirito e imparare a pregare. Ha detto forte e la sua preghiera è restata nei secoli. Ci ha insegnato la fiducia nel Padre e ci ha insegnato la preziosità del dono della salvezza, perché tutto ciò che è bene viene da Dio, ma Gesù ha voluto un prezioso regalo da farci: ci ha insegnato a vivere come Lui, a sentire come Lui, a scegliere come Lui.

Il cristiano non disprezza nessun valore umano, sa che tutti i valori hanno un significato e una forza e si sente pienamente responsabile davanti al dono della Rivelazione di Gesù. Gesù ci ha rivelato il suo amore, Gesù ci ha rivelato la preziosità del suo amore. Gesù ci ha rivelato che l’uomo, chiamato alla vocazione cristiana, deve scegliere i valori più alti, deve scegliere i valori dell’amore, i valori del dono; deve imparare quanto è preziosa la Grazia, la Vita soprannaturale, perché al di sopra di ogni cosa questa infusione di grazia divina rappresenta il colmo dell’amore, dell’amore che Gesù ci ha ottenuto mediante il suo Sacrificio Pasquale.

È venuto, è morto per noi: il frutto della sua morte e della sua resurrezione noi lo abbiamo e lo dobbiamo stimare, lo dobbiamo cercare, lo dobbiamo sviluppare. Fermarci a dei valori umani è ignorare il suo sacrificio. Dobbiamo essere ben responsabili. Vale di più un piccolo grado di grazia di tutti i beni naturali che sono nel mondo, perché un piccolo grado di grazia è già una partecipazione alla vita divina, a quella vita che noi contempliamo nella Trinità, a quella vita che dal Padre scende nel Figlio e dal Padre e dal Figlio è comunicata allo Spirito Santo ed è così partecipata, come dono creato, a noi perché possiamo vivere come Gesù, amare come Gesù, beneficare come Gesù, impegnarci a somiglianza di Gesù.

Sappiamo pregare, sappiamo pregare con intensità, con perseveranza, con umiltà. Preghiamo! La preghiera sviluppa la Grazia o ci dà il senso del divino e dell’eterno. Impegniamoci perciò, la nostra preghiera sia così umile e fiduciosa; mettere tutte le nostre preoccupazioni nel suo Cuore è metterle al sicuro. Sviluppiamo la preghiera, amiamo soprattutto la nostra preghiera insieme con Gesù che è la Messa, la nostra preghiera insieme di fratelli.  

Con quanta cura allora dobbiamo custodire la grazia! Con quanta cura dobbiamo accrescerla! Come la dobbiamo difendere! Il nostro valore massimo sta qui e saremo giudicati, se siamo sapienti o siamo stolti, principalmente da questo. Ci dobbiamo allora impegnare e non frastornarci, dissiparci, fare come quelli che non sono nella luce della fede; un cristiano non prende loro per esempio, prende per esempio sempre e solo Gesù e agisce perciò di conseguenza. Ha dei valori che non sono stimabili da chi non ha fede, ma sono valori preziosissimi, sono i primi valori della vita: ecco come dobbiamo impegnarci, impegnarci a stimarla, dicevo, a nutrirla con la preghiera, a sviluppare la nostra preghiera, la nostra preghiera di figli di Dio, di fratelli di Gesù; la nostra preghiera, che è fatta propria da Gesù, ha tanto valore.

Sappiamo pregare, sappiamo pregare con intensità, con perseveranza, con umiltà. Preghiamo! La preghiera sviluppa la Grazia o ci dà il senso del divino e dell’eterno. Impegniamoci perciò, la nostra preghiera sia così umile e fiduciosa; mettere tutte le nostre preoccupazioni nel suo Cuore è metterle al sicuro. Sviluppiamo la preghiera, amiamo soprattutto la nostra preghiera insieme con Gesù che è la Messa, la nostra preghiera insieme di fratelli. Sviluppiamo l’amore alla Messa perché la Messa è il sacrificio di Gesù. Amiamo la Messa perché è proprio nell’unione con Gesù che la nostra preghiera diventa particolarmente potente. Santifichiamoci così, valorizzando il dono di Dio e crescendo nel suo amore.

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