S. Francesco di Assisi: la povertà – special edition

Non essere un “giovane ricco” nel 2023

Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il regno dei cieli Mt 5,3

Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi» Mc 10, 21

“Voi siete il nuovo, vero ordine religioso dei tempi moderni nella pratica dei consigli evangelici in mezzo al mondo a servizio della Parrocchia” Testamento alle comunità, Servo di Dio Mons. Pietro Margini

Carissimi amici,
nella festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, desideriamo cogliere l’occasione per approfondire insieme il tema della povertà, a cui Gesù ci invita più volte nei Vangeli.
Tuttora, il mondo si aspetta dai cristiani che siano esemplari in questo consiglio evangelico, o almeno, che non siano attaccati ai beni materiali. Lo stesso cardinale Bergoglio, eletto Papa, ha scelto il suo nome ricordando il “poverello di Dio”.

Ma cosa significa, oggi, essere poveri? Come si declina la povertà nell’appartenenza al Movimento Familiaris Consortio?
Per rispondere insieme a queste domande, ci mettiamo in ascolto di due testimoni luminosi e due sacerdoti

Servo di Dio, Mons. Pietro Margini: Povertà è cercare prima di tutto il Regno di Dio.
Umberto Roversi: Povertà come abbandono totale ed incondizionato alla volontà di Dio.
Don Francesco Ametta: Povertà di una terra che ti mette a faccia a faccia con la Bellezza.
Don Sergio Billi: scegliere qualcuno è una scelta di Povertà.

Infine, in occasione dell’apertura del Sinodo dei Vescovi, che ha avuto inizio ieri, ci uniamo in preghiera con tutta la Chiesa.

Prossimi appuntamenti

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