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Diaconi permanenti, dono per la Chiesa e le comunità

Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.
(Is. 42,1-4)

  •         Carissimi amici,
  • siamo ormai prossimi alla consacrazione di Franco, Pietro e Matteo nuovi diaconi permanenti delle nostre comunità e all’ammissione tra i candidati di Marco. In quest’anno centenario della nascita di don Pietro, il Signore pone un sigillo per l’edificazione della comunità, attraverso il dono della vita di fratelli che, assieme alla loro famiglia, saranno sacramento di Gesù servo, segno di offerta totale di sé e strumento di comunione.
  •         Ringraziamo di cuore il Signore che li ha scelti e si è compiaciuto di loro. Benedice in questo modo speciale le nostre comunità, la Diocesi di Reggio Emilia e la Chiesa tutta con uno sguardo di benevolenza calda e forte.
  •         La Sacra Scrittura e la Tradizione viva della Chiesa ci presentano Gesù come Servo di Dio e dei suoi fratelli. Il Signore anche oggi è presente sacramentalmente nella qualità di servo attraverso il diacono. Nella vita e nella parola Gesù servo (come diacono) proclama “il diritto con verità” (Is. 42,3).
  •         Che cosa significa questa espressione? Diritto è l’insieme delle norme che regolano una società. Ha a che fare, dunque con la giustizia, con la buona convivenza, con la dignità, il rispetto e tutto ciò che è dovuto ad ogni persona. Oggi, invece, il “diritto” appare come una formulazione arbitraria e discutibile dell’uomo che non sa più qual è il suo bene, la sua verità, la sua vita, la strada della gioia. Nella complessità di varie e talvolta confuse formulazioni del diritto, avendo perso il riferimento a Dio Signore del creato e Padre dell’uomo, ognuno cerca di comporre le sue esigenze in un quadro sempre più determinato da forme egoistiche. L’affermazione dei propri presunti diritti diventa così una espressione di prepotenza e può portare all’isolamento, allo scoraggiamento. Spesso si dimentica che il diritto è una legittima forma di responsabilità connessa con un dovere. Tutti speriamo in una giustizia che sola può offrire la pace.
  •         Nella forma del servizio umile e delicato, senza alzare la voce, Gesù afferma il primato di Dio e l’amore ai fratelli come espressione suprema del diritto nella sua verità elementare. Lo pratica fino al sacrificio di sé. Senza gridare, senza alzare il tono, senza far udire in piazza la sua voce. Gesù non vuole spegnere la fiammella smorta di verità che rimane accesa in ogni cuore o spezzare l’animo incrinato nei fratelli feriti o infedeli: il Figlio di Dio obbedisce al Padre e si dona per i fratelli. Questa vera rivoluzione si propone di cambiare il mondo: senza abbattersi, Gesù va fino in fondo con fiducia nel progetto del Padre e nella potenza dello Spirito. Con piena generosità si spenderà lasciandosi annientare fino alla morte ed alla morte di croce. Così vince il mondo.
  •         L’egoismo, l’individualismo, il desiderio di primeggiare, la bramosia di avere e di potere crescono in ogni tempo soffocando innocenza e pace. “Tra di voi non sia così”. I diaconi aiutano tutta la comunità a conformarsi a Gesù, che non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma ha desiderato che noi tutti potessimo risplendere della Sua umiltà. Con Gesù e come Gesù proclamano il diritto nella verità, mettendo Dio al primo posto nell’amore dei fratelli. Questo è il loro servizio: essere conformi a Gesù servo, contribuendo con la Grazia di Dio a creare spazi di vera umanità e comunione.
  •         Don Pietro ci ha educati così. Per questo ha accolto, tra i primi, l’iniziativa della Chiesa che ha riproposto con il Concilio Vaticano II il diaconato permanente. La nostra comunità, la Chiesa e il mondo hanno ancora bisogno di fratelli che ci offrano nella loro vita e con la loro famiglia il seme di una nuova umanità.
  •         Così come alcuni sono scelti per il sacerdozio, perché tutto il popolo di Dio e ciascuno dei battezzati si riconosca sacerdote, così i chiamati al diaconato contribuiscono in modo originale e decisivo, con loro vita consacrata nel sacramento, a conformare la Chiesa ed ogni credente a Gesù servo di tutti.
  •         Assicurando la nostra fraterna preghiera per gli amici che saranno presto ordinati, li affidiamo al Cuore Immacolato di Maria, perché li custodisca nella piena e feconda docilità allo Spirito che sarà su di loro.
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    Don Luca Ferrari

    Marco Reggiani

    Don Pietro Adani

     

  • Memoria della B.V. de La Salette,
  • 19 settembre 2017
diaconi Ordinandi 2017

I nostri amici prossimi diaconi permanenti. Da sinistra: Matteo Ponticelli, Pietro Ferrari e Franco Franchini.

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