Cantate tutti, con tutto il cuore
Don Pietro Margini
Nel corso degli anni, le parole e i pensieri di don Pietro Margini hanno ispirato e dato vita a moltissimi canti, che hanno animato le liturgie di matrimoni, battesimi e di numerose altre occasioni speciali. Dall’impegno di alcuni amici ne nasce la raccolta, che verrà resa disponibile anche su questo sito.
Il servizio liturgico della musica e del canto
“… cantate tutti con tutto il cuore” (don Pietro Margini)
Continuando il nostro progetto “Don Pietro in musica” incontriamo una delle idee più sapienti, affascinanti e originali della pastorale di questo santo sacerdote. In parrocchia erano nati gruppi giovanili simili a quelli di azione cattolica, ma che recavano una idea nuova, ispirata certamente dallo Spirito Santo: ognuno di questi gruppi, alla fine di un determinato cammino di preparazione, sceglieva per sé un nome. Questa preparazione si articolava in tappe ben definite, fino a giungere alla cosiddetta “professione di fede” e alla scelta del nome del gruppo, nome che poteva riguardare misteri della vita di Gesù e di Maria, verità di fede o essere il nome di un santo. Il cammino del gruppo naturalmente non terminava con la “professione di fede”, anzi iniziava dopo di essa, un percorso di approfondimento, segnato da vari momenti, che culminava con una festa dove, durante una messa, (di solito comunitaria) si rendevano pubblici il cammino fatto e le idee maturate. Il canto che vi presentiamo oggi fu composto per una di queste feste: “la festa della purezza”.
Nell’aprile del 1978 il gruppo Domus Aurea, chiese a don Pietro di comporre il testo di un canto da eseguire in occasione di questa festa della purezza. Nacque così “Ecco l’inverno è passato”. “Ecco l’inverno è passato” è un canto dedicato alla Madonna (titolo in origine “A Maria Purissima”) ed inizia con un brano tratto dal Cantico dei Cantici (…ecco, l’inverno è passato, la pioggia è cessata, se n’è andata. I fiori appaiono sulla terra, il tempo del cantare è giunto….. Il mio diletto è per me e io per lui. Egli pascola il gregge fra i gigli). Il testo poi prosegue esaltando Gesù, splendore di purezza, sposo che illumina il mondo immerso nel buio del peccato ( … pura luce di mattino nella vita nostra irradi…). La seconda parte del testo esprime tutta la gioia in cui si immerge l’anima, che seguendo l’esempio di Maria nostra Madre, si sente inondare dalla vita di Grazia.
La struttura musicale del canto si compone di tre momenti:
– il preludio (Cantico dei Cantici) è povero di suoni, ripetitivo e aiuta la meditazione del testo della Sacra Scrittura;
– la parte centrale invece è ritmica, ricca di suoni, gioiosa e vuole accompagnare l’invocazione a Maria nostra Madre tempio d’oro di virtù (Domus Aurea), affinché sia aiuto per ognuno a vivere
nel servizio del Signore;
– la coda finale, solo strumentale, (è stata scritta per questa registrazione in origine non c’era) è quella che in gergo musicale viene definita “pastorale”, cioè una melodia che rappresenta scene di natura, scene campestri, di tenerezza e ci vuole riportare alle immagini iniziali della natura che si risveglia in una nuova primavera (“ecco l’inverno è passato…i fiori sono apparsi nei campi… egli pascola il gregge fra i gigli”).
Per concludere una piccola curiosità: il cinguettio degli uccellini (che si sente all’inizio del brano) è stato registrato all’alba del primo giorno di primavera di quest’anno.
Bruno e Jolanda
(Comunità della Beata Vergine Assunta al cielo)
il testo don Pietro Margini – la musica Bruno Palmia
la voce Silvia Incerti – i cori Ivanna Bertolini, Raffaella Dall’Aglio, Marianna Perilli, Valeria Voli, Iolanda Palmia, Piero Pericolo, Michele Nobile, Luca Picchi, Giovanni Greppi.
il flauto Fabiana Savini – la chitarra acustica Davide Palmia – gli altri strumenti Giovanni Maria Palmia.
Registrazione, mix e mastering presso lo studio RITMO ALFA Sant’Ilario d’Enza, maggio 2024.
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