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“Guarda la stella, invoca Maria”

Come è ormai tradizione da qualche anno, la sera del 14 agosto, la comunità dell’Assunzione ha organizzato una serata per onorare la Madonna di cui si celebra, il giorno dopo la festa. Il tema di quest’anno, sintetizzato dal titolo “Guarda la stella, invoca Maria” si è snodato fra la contemplazione delle meraviglie dell’Universo e della bellezza di Colei che ne è la Regina.

La serata si è aperta ascoltando alcune frasi tratte da un’omelia di don Pietro Margini:” È un titolo molto bello e significativo quando chiamiamo la Madonna “Stella del mattino, stella mattutina”. A noi, che guardiamo verso il cielo, la stella del mattino dà la speranza di un giorno sereno, ci invita a lodare Dio per tutte le meraviglie che opera nel creato. “Stella del mattino” chiamiamo la Madonna perché è la creatura più bella; nessuno è così bello.

In queste parole, dettate da un cuore innamorato della Madonna, era contenuto il senso della serata, ne costituivano il “manifesto”.

È un titolo molto bello e significativo quando chiamiamo la Madonna “Stella del mattino, stella mattutina”. A noi, che guardiamo verso il cielo, la stella del mattino dà la speranza di un giorno sereno, ci invita a lodare Dio per tutte le meraviglie che opera nel creato. “Stella del mattino” chiamiamo la Madonna perché è la creatura più bella; nessuno è così bello.

Poi don Matteo Galaverni, sacerdote e astrofisico presso l’Osservatorio Astronomico Vaticano, ci ha guidato in un viaggio meraviglioso: partendo dalla terra, ci condotto fino ai confini dell’Universo conosciuto per farci contemplare l’immensità e lo splendore dell’opera di Dio Creatore. Il sistema solare, la nostra galassia, gli ammassi di galassie, dimensioni sconfinate che nemmeno riusciamo a percepire.

Le immagini si sono alternate con brani di musica lirica, contemporanea e  canti della tradizione cristiana, eseguiti dall’Ensemble composta dalla soprano Tania Bussi, dal tenore Giovanni Maria Palmia e dal M.o Milo Martani al pianoforte.

Poi don Matteo Galaverni, sacerdote e astrofisico presso l’Osservatorio Astronomico Vaticano, ci ha guidato in un viaggio meraviglioso: partendo dalla terra, ci condotto fino ai confini dell’Universo conosciuto per farci contemplare l’immensità e lo splendore dell’opera di Dio Creatore. Il sistema solare, la nostra galassia, gli ammassi di galassie, dimensioni sconfinate che nemmeno riusciamo a percepire.

La serata si è chiusa con le parole di un altro innamorato della Madonna, il prof. Enrico Medi, illustre scienziato per il quale è in corso, così come per don Pietro Margini, il processo di beatificazione: “Tutto questo è fatto per Maria e da Maria. Il bello che c’è nell’universo è tratto da Lei. Il buono che c’è nell’universo è tratto da Lei, il sapiente che c’è in universo è tratto da Lei, per cui Maria e la madre dell’universo. “Regina coelorum” … Dio ha fatto il colore del cielo dai Suoi occhi, non i Suoi occhi dal colore del cielo. Ha concepito il cuore amante dell’uomo dal Suo cuore. Ha concepito la delicatezza, la gentilezza, la bontà, la finezza, l’eleganza, lo splendore della donna, l’incanto poetico degli uomini, la cavalleria del nostro sognare, da Lei.”

“Tutto questo è fatto per Maria e da Maria. Il bello che c’è nell’universo è tratto da Lei. Il buono che c’è nell’universo è tratto da Lei, il sapiente che c’è in universo è tratto da Lei, per cui Maria e la madre dell’universo. “Regina coelorum” … Dio ha fatto il colore del cielo dai Suoi occhi, non i Suoi occhi dal colore del cielo.

Al termine dello spettacolo, al quale hanno assistito più di 250 persone, sono stati messi a disposizione alcuni telescopi per osservare i corpi celesti visibili nella serata, con l’assistenza di esperti dell’Osservatorio di Modena.

Marco Orlandini

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