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NEL CRISTO GESU’ 8 GENNAIO 2020 INAUGURAZIONE MOSTRA

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“Nel Cristo Gesù” – mostra Spazio don Pietro Margini

Anche quest’anno, in occasione dell’anniversario della salita al Cielo di don Pietro, lo Spazio ha deciso di fare un nuovo allestimento. L’idea è nata grazie alle numerose lettere che don Pietro scriveva, che sono state rese pubbliche dai suoi destinatari.

Il titolo dell’esposizione è “Nel Cristo Gesù”, scelto perché rimanda alla perenne tensione di don Pietro verso Cristo, attraverso la Sua sequela, che è stata e rimane una luce indelebile per tutti noi. Inoltre è l’esclamazione con cui molto spesso iniziava le sue lettere, e richiama anche il tema dell’anno scelto dal Movimento, “Concittadini dei Santi, familiari di Dio”: una comunione viva con Cristo, che unisce Cielo e terra.

Nella mostra è presente un forte richiamo alle lettere, con frasi desunte da esse, come ad esempio “Mio Dio, mia fiducia”, che richiama all’abbandono a Dio e la consacrazione a Lui che don Pietro ha vissuto e insegnato.

Nella seconda sala sono presenti delle lettere appese al soffitto che rimandano al titolo dell’esposizione, come a significare che si siano composte nel tempo, così come nel tempo sono cresciuti e maturati i legami che sottendono. Sul muro, la frase “Amando una persona diventiamo simili a lei. Non ti pare che sia magnifica vista così la preghiera?” rimanda al metodo per conformarsi a Cristo: come in ogni relazione, donargli tempo ed attenzione.

Nella terza sala sono presenti altre lettere, appese a mezz’aria con fili sottili e impercettibili, con le rispettive trascrizioni da un lato per poterle leggere. Molte iniziano con l’esclamazione “Nel Cristo Gesù”, con cui don Pietro indica il luogo privilegiato in cui si sviluppano le relazioni, ponendolo all’inizio degli scritti e come fondamento di tutto. Non solo, costituiva anche l’obiettivo di ogni sua relazione: rimanere in Cristo e condurre a Lui.

Per questo don Pietro era un sacerdote amico, un sacerdote che si prendeva del tempo per le persone a lui care: scrivere una lettera richiede tempo e pazienza, e lui, nonostante i numerosi impegni, trovava sempre il tempo per stare vicino a chi era in un momento di difficoltà o di gioia. Dalle lettere emerge tanta umanità, una partecipazione intima e profonda alla vita concreta delle persone, ma anche la sua capacità di far alzare lo sguardo oltre la quotidianità per volgersi a Cristo.

Nell’ultima sala infine è posta un’immagine di don Pietro in mezzo ai giovani e un video con numerose foto, per far emergere quanto vivesse la sua quotidianità in mezzo a tante persone.

Una mostra tutta da scoprire, che fa assaporare una persona viva, concreta e operante, che attraverso il suo vivere in comunione con Cristo ha portato tanti frutti e tanti doni visibili oggi in mezzo a noi.

Chiara Incerti Vezzani

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