Comunità in dialogo. Conversazione sul tema della fede e della coscienza

Inaugurazione del ciclo di catechesi “Comunità in dialogo” per l’anno 2019-2020

Giovedì 10 Ottobre 2019 si è tenuto il primo della serie di incontri “comunità in dialogo”. Si tratta di un ciclo di catechesi annuali per famiglie offerte dal Movimento Familiaris Consortio. Don Luca Ferrari e Luca Pingani (membro di una piccola comunità di famiglie) sono stati protagonisti di una conversazione-intervista a Sant’Ilario d’Enza (RE), fruibile anche in altre località attraverso videoconferenza. Obiettivo della serata è stato di leggere il cammino del Movimento alla luce dell’attualità e delle sfide che questa comporta.

Conversazione-intervista di Luca Pingani e don Luca Ferrari sul tema della fede e della coscienza

 

Segue un breve estratto…

La camera dei segreti…non è quella di Harry Potter, ma la nostra coscienza, luogo che ci trascende e dove è possibile abbracciare la fede. Nella coscienza è possibile aderire alla verità, sono figlio di Dio e la mia vita è stata riscattata dalla morte di Gesù, e finalmente scoprirsi liberi. Liberi quindi di aderire all’oggettività della realtà: la fede è relazione con una Persona viva a presente in mezzo a noi.

C’è dunque una grande differenza tra il cristiano che si professa credente senza nemmeno conoscere Dio e tra quello che ogni giorno nutre la relazione con il Padre e si unisce al sacrificio del Figlio. Il secondo ci permette di scoprire la bellezza originaria della tradizione. La tradizione diventa quindi  la consegna del nostro tesoro prezioso. Senza fare proselitismo con trattati e prediche, il vero cristiano attira a sè in quanto uomo libero dall’appesantimento che deriva dall’essere ogni giorno avvitati nell’individualismo e in mille preoccupazioni. Libero dalla paura perchè consapevole che la propria vita è nelle mani di Dio.

Questa chiamata attende ogni battezzato. Come don Margini e Jean Guitton sottolineano, le famiglie e i sacerdoti che vivono così, possono portare il mondo alla salvezza e si configurano come il “nuovo ordine religioso”. In particolare, il sacerdote amico è un dono di Dio, è colui che riconosce e riconduce la famiglia al mistero della propria vocazione. Anche la famiglia, se partecipa al mistero Eucaristico dell’amore del Signore per la sua sposa, scopre una sorgente di amore inesauribile e cambia il mondo.

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