Il Madagascar di don Simone

Don Simone Franceschini racconta il Madagascar

introduzione di don Pietro Adani

L’incontro attraverso il racconto della esperienza missionaria, nata dalla richiesta del Vescovo Massimo alla associazione dei sacerdoti, trova in questo momento il desiderio da parte della Associazione dei Sacerdoti di confrontarsi con la Associazione Familiare. Prima di tutto per fare conoscere il cammino che stiamo compiendo, nella vita di servizio e attraverso don Simone e don Luca; per poi in un secondo tempo cercare con le intuizioni di comprendere come il carisma di don Pietro possa essere colto nella essenzialità, e quindi investito, speso e donato nella realtà malgascia. Si è desiderato vivere il confronto con il Movimento, e in particolare con l’Associazione delle Famiglie, per riuscire ad andare all’essenzialità del carisma; essenzialità che porterebbe, con l’universalità di questo dono, a consolidarlo anche in un paese così lontano. Questo ci porterebbe a recuperare uno sguardo nuovo sulla nostra realtà.

E attraverso il servizio anche quel valore, cosi radicato nell’opera di don Pietro, che è la missionarietà delle famiglie per il bene del territorio, della parrocchia e delle unità pastorali.

Il desiderio di questo confronto è quello che porta a continuare a vivere la reciprocità tra le vocazioni, anche in un contesto così lontano e differente. Fino ad arrivare anche a una eventuale possibilità da parte di giovani e famiglie di condividerlo, almeno come segno. Chiaramente non è possibile pensarlo per tutti, ma che quelle persone che avvertono dentro a questo incontro il desiderio di una apertura, di una conoscenza e di una disponibilità possano essere sostenuti da tutti. Come diceva giustamente don Simone, è necessario che le famiglie continuino a vivere sempre piú fedelmente il loro dono, perché questo dà la forza ai missionari di un annuncio che riferisce a una esperienza: la nostra qui, ma che può essere un dono anche per le popolazioni malgasce.

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