Per amore. Omelia di don Pietro Margini

OMELIA DOMENICA DELLE PALME DI DON PIETRO MARGINI (1917-1990)

07/04/1974

Is 50,4-7; Fil 2,6-11; Passio

In questo momento entriamo nella Settimana Santa e vi entriamo proprio nella meditazione della Passione e della Morte di Gesù. Perché è questo il Mistero centrale della nostra fede: il Signore che, per amore, muore per salvarci. Ecco, noi sottolineiamo questa parola: per amore. Non è dunque in un esercizio di sentimento che pure è giusto che ci sia. Non è nella enumerazione di tutto quello che ha sofferto il Signore. È così, con forza, che ha sofferto per amore, per noi, per noi peccatori, per noi che continuiamo ad essere peccatori. Dopo tante volte abbiamo riflettuto alla sua Morte per noi. È questo continuo gesto di amore, è questa nostra continua ingratitudine. È dunque in questo raffronto che dobbiamo impostare bene la nostra Settimana Santa. Noi non ci dobbiamo stancare di capire un po’ di più di questo amore, non ci dobbiamo stancare di combattere sempre di più la nostra ingratitudine, di diventare sempre meno indegni, sempre, allora, in una ricerca di Lui, in una purificazione di noi stessi.

Un proposito di silenzio: saper tacere alle cose per ricevere meglio questa parola , questo fatto di amore. Secondo proposito: generosamente porci vicino a Lui, per per potere essergli un po’ più amici, perché ci senta pieni di comprensione, perché in questo mondo così lontano dobbiamo rappresentare coloro che sono vicino alla croce, con Maria madre di Gesù. E un terzo proposito: quello di sentire fortissima la nostra fraternità, quando ricordiamo che il Signore ha sofferto per farci Chiesa, cioè per farci uniti, per farci amici, perché ci vogliamo bene, perché sappiamo perdonarci.

Quando pensiamo a quello che ha sofferto, dobbiamo subito pensare alla parte che abbiamo avuto noi nella sua sofferenza, perché non avrebbe sofferto se noi non avessimo peccato. Dico noi, uomini, umanità. Avrebbe sofferto di meno se noi avessimo peccato di meno. È in questa meditazione che dunque noi dobbiamo sottolineare tre propositi. Un proposito di silenzio: saper tacere alle cose per ricevere meglio questa parola , questo fatto di amore. Secondo proposito: generosamente porci vicino a Lui, per per potere essergli un po’ più amici, perché ci senta pieni di comprensione, perché in questo mondo così lontano dobbiamo rappresentare coloro che sono vicino alla croce, con Maria madre di Gesù. E un terzo proposito: quello di sentire fortissima la nostra fraternità, quando ricordiamo che il Signore ha sofferto per farci Chiesa, cioè per farci uniti, per farci amici, perché ci vogliamo bene, perché sappiamo perdonarci. È dunque in un silenzio, in una riflessione di amicizia, in una fraternità che realizzeremo bene questa nostra settimana.

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